La Banda delle Ragazzine. La serie Tv.
UNA PRODUZIONE Dnart The Movie REGIA DI
Federico Micali SCRITTO DA
Cosimo Calamini Federico Micali TRATTO DALLA COLLANA DI LIBRI
di Paola Zannoner
- Giunti Editore -
Uno dei progetti di punta della nostra casa di produzione cinematografica è la serie Tv "La Banda delle Ragazzine" che nasce dall’omonima collana edita da Giunti in cui si raccontano le piccole grandi avventure di sei giovani amiche sullo sfondo di un tipico borgo italiano. Autrice dei 10 libri è il Premio Strega Ragazzi Paola Zannoner, che con le sue Ragazzine ha venduto oltre 150 mila copie in tutta Italia, per poi varcare i confini nazionali con edizioni in svariate lingue straniere.
Dalla carta allo schermo: un borgo, una banda, un’amicizia straordinaria.
Che cos'è una "Banda?"....
Che cos’è una Banda?
Non è soltanto un gruppo di persone che si riunisce per compiere un’azione, no: una Banda è condivisione di segreti, è parlare un linguaggio privato e sconosciuto agli altri, è vivere insieme avventure che da soli si avrebbe paura di vivere, è scoperta dell’altro, è gioco e divertimento, è la creazione di legami che resteranno per sempre. Avere una Banda, una Banda vera, è quello che sognano tutti i ragazzini di questo mondo: non sono una Banda i Goonies? O i ragazzini protagonisti di Stranger Things? Non sono una Banda Le Giovani Marmotte? Non sono una Banda le Simpatiche Canaglie con Alpha Alpha e Spooki? Non è una Banda quella formata dai Ragazzi della via Pal?
Sì, sono tutte bande e l’elenco potrebbe continuare. Il cinema, la letteratura, la serialità sono pieni di esempi di bande di ragazzi “at work”, ma sono sempre bande a tiratura maschile.
E le ragazze? Sì, spesso ci sono, ma sempre in minoranza.
E allora cosa succederebbe se al centro del racconto di una Banda ci fossero delle ragazze? Sì, proprio così: sei intrepide ragazzine, con i maschi relegati a ruoli da comprimari. Cosa accadrebbe? Questa domanda se l’è posta innanzitutto la scrittrice Paola Zannoner - autrice recentemente insignita del Premio Strega Ragazzi - che ha creato una serie di libri di successo (pubblicati da Giunti) che hanno un titolo emblematico: La Banda delle Ragazzine.
Sono sei ragazzine tra i 9 e gli 11 anni che vivono in un piccolo paese adagiato su un colle: un paese tranquillo, con le vecchie sulle panchine che straparlano di tutto e tutti, un bar che fa da punto di ritrovo, una biblioteca con un signore gentile che la gestisce, un edicolante impiccione e un castello in cima ad un’altura. Insomma, un paese come tanti e come tanti un po’
speciale. Ognuna di loro ha il suo carattere, ognuna la sua storia: Sveva è atletica, simpatica e irruente; Aurora ingenua e animalista; Thais è appena arrivata dal Brasile, adora la pittura e la magia; Vittoria è appassionata di moda e anche un po’ saputella; Celeste è sognatrice e cinefila; Fatima, nata in Marocco, è curiosissima e sogna di fare la detective. Insieme sono affiatate e imbattibili; insieme risolvono misteri, affrontano paure, combattono i prepotenti; insieme condividono interessi, pettegolezzi; insieme girano film e costruiscono aquiloni; qualche volta litigano, ma il bene della Banda viene prima di tutto.
Patapatero è la loro parola d’ordine e hanno anche un barbagianni (un pò “magico”), che le aiuta nei momenti del bisogno.
I loro antagonisti sono i ragazzi più grandi che le prendono di mira, qualche adulto insensibile del paese, delle rivali invidiose, ma anche le loro stesse paure e insicurezza. Insomma, ogni volta le sfide che devono affrontare riservano pericoli e difficoltà, ma in qualche modo le Ragazzine ce la fanno sempre ad arrivare in fondo vittoriose.
Il loro segreto?
È racchiuso nel vecchio adagio “l’unione fa la forza”, un adagio che con loro assume un significato ancora più intrigante e potente: sì, perché se l’unione fa la forza, la forza di sei ragazzine non la batte nessuno.
E forse è proprio questa sintonia che gli consentirà di coinvolgere nelle loro avventure anche un gruppo di ragazzini del paese, convincendoli a lasciare da parte calcio e videogiochi per sfidare draghi (o presunti tali) o creare musica rap e spettacoli hip hop.
Progetto vincitore del bando di Sviluppo del MIBACT 2019.